MONO

Jul. 11th, 2008 11:52 am
florealpolla: (Default)
E' arrivato MONO finalmente.
Che dire?
La tavola iniziale di YOKO, è stupenda. Vista dal vivo lo è ancora di più. Quella fanciulla ha una mano pulitissima che io me la sogno.
La tavola di Fabrizio è spassosissima e tragicamente VERA!
Quella di Mais la più surreale (adoro la mente contorta di questa fanciulla).
Quella di Sergio.. beh, diciamo solo che.. NON credo che lo andrò MAI a trovare a Palermo!!!
^^;

florealpolla: (cat - miao?)
Ci sono libri che non riesci a finire nemmeno se piangi in Wraith, ma ci sono anche quelli che ami, quelli che leggerli una volta sola non basta, quelli che vorresti aver scritto tu, quelli che leggerli due volte non basta ancora, quelli che leggi e rileggi e ogni volta è una nuova scoperta.

Dune di Frank Herbert: un bel tomo anche lui, bello spesso e pesantone. Lo trovai su una bancarella a Celle Ligure, un pomeriggio d'estate che ero andata al mare con la mia amica Rossella. Cominciai a leggerlo in spiaggia e mi immersi così tanto nella lettura che non prestai più attenzione alla mia amica (che ringrazia tutt'oggi della gran compagnia che le feci). Lo lessi tutto in un pomeriggio. Forse dire che lo divorai, rende più l'idea. Avevo 17 anni. Lo rileggo quasi una volta l'anno. Ora ne ho 40, fate un po' voi il calcolo. Non abbiate paura, la paura uccide la mente.

Wuthering Heights di Emily Bronte; è quasi a pari merito con Dune, non conto più le volte che ho letto questo libro. A 13 anni vidi il film con Laurence Olivier e mi innamorai di Heatcliff, ovviamente. Ai tempi Heatcliff era in gara come mio fidanzato virtuale contro Actarus e Mr Spock. Ho ancora in casa quella edizione di Cime Tempestose, della Garzanti, è sgualcita, con le pagine gialle e quando lo apri un pungente profumo di muffa ti penetra nelle narici. Adoro l'odore di muffa dei libri. Sa di vissuto, di già letto, di pagine sfogliate con amore.
Wuthering Heights è anche l'unico libro del quale ho più di una edizione diversa. Ne ho anche una in inglese, ma quella è davvero tosta. Non sono mai riuscita ad andare oltre le prime 20 pagine, e sì che conosco quel libro quasi a memoria.

Hyperion, di Dan Simmons: l'ho scoperto solo una dozzina di anni fa, ma anche con lui non scherzo. Un po' perchè tendo a dimenticare le cose, un po' perchè dovendo leggere il seguito ho preferito rileggerlo da capo, eccetera. Ogni volta c'è una scusa diversa, non che me ne stia lamentando.

L'Apprendista Ammiraglio, di Lois McMaster Bujold: anche questo scoperto solo da pochi anni, e già letto e riletto quelle 4 o 5 volte. La saga di Myles Vorkosigan è tra le mie preferite, e Myles in assoluto uno dei miei eroi preferiti. Mi fermo subito perchè troppo avrei da dire su questa scrittice. Leggetevi i suoi libri.

L'amante dell'Orsa Maggiore, di Sergiusz Piasecki: questo era un libro di mia madre, e lo lessi per la prima volta all'età di 13/14 anni. Me ne innamorai, e lo lessi e rilessi un sacco di volte durante i miei primi 20 anni. Adesso è talmente sgualcito e muffoso che l'ho dovuto rilegare a mano e fargli una nuova copertina. Piasecki era un contrabbandiere polacco nei primi anni del '900, e scrisse questo romanzo/documentario in prigione, raccontando la sua vita avventurosa. Ecco, ora che l'ho ripreso in mano ho voglia di rileggerlo.

:)
seguirà:
i libri che sto leggendo
i libri che ho appena finito di leggere

per continuare con:
i fumetti che ho letto e riletto
i fumetti che devo ancora capire anche se li ho già letti (sezione: arghhhh o WTF?)

...
florealpolla: (cat - miao?)
Ci sono libri che non riesci a finire nemmeno se piangi in Wraith, ma ci sono anche quelli che ami, quelli che leggerli una volta sola non basta, quelli che vorresti aver scritto tu, quelli che leggerli due volte non basta ancora, quelli che leggi e rileggi e ogni volta è una nuova scoperta.

Dune di Frank Herbert: un bel tomo anche lui, bello spesso e pesantone. Lo trovai su una bancarella a Celle Ligure, un pomeriggio d'estate che ero andata al mare con la mia amica Rossella. Cominciai a leggerlo in spiaggia e mi immersi così tanto nella lettura che non prestai più attenzione alla mia amica (che ringrazia tutt'oggi della gran compagnia che le feci). Lo lessi tutto in un pomeriggio. Forse dire che lo divorai, rende più l'idea. Avevo 17 anni. Lo rileggo quasi una volta l'anno. Ora ne ho 40, fate un po' voi il calcolo. Non abbiate paura, la paura uccide la mente.

Wuthering Heights di Emily Bronte; è quasi a pari merito con Dune, non conto più le volte che ho letto questo libro. A 13 anni vidi il film con Laurence Olivier e mi innamorai di Heatcliff, ovviamente. Ai tempi Heatcliff era in gara come mio fidanzato virtuale contro Actarus e Mr Spock. Ho ancora in casa quella edizione di Cime Tempestose, della Garzanti, è sgualcita, con le pagine gialle e quando lo apri un pungente profumo di muffa ti penetra nelle narici. Adoro l'odore di muffa dei libri. Sa di vissuto, di già letto, di pagine sfogliate con amore.
Wuthering Heights è anche l'unico libro del quale ho più di una edizione diversa. Ne ho anche una in inglese, ma quella è davvero tosta. Non sono mai riuscita ad andare oltre le prime 20 pagine, e sì che conosco quel libro quasi a memoria.

Hyperion, di Dan Simmons: l'ho scoperto solo una dozzina di anni fa, ma anche con lui non scherzo. Un po' perchè tendo a dimenticare le cose, un po' perchè dovendo leggere il seguito ho preferito rileggerlo da capo, eccetera. Ogni volta c'è una scusa diversa, non che me ne stia lamentando.

L'Apprendista Ammiraglio, di Lois McMaster Bujold: anche questo scoperto solo da pochi anni, e già letto e riletto quelle 4 o 5 volte. La saga di Myles Vorkosigan è tra le mie preferite, e Myles in assoluto uno dei miei eroi preferiti. Mi fermo subito perchè troppo avrei da dire su questa scrittice. Leggetevi i suoi libri.

L'amante dell'Orsa Maggiore, di Sergiusz Piasecki: questo era un libro di mia madre, e lo lessi per la prima volta all'età di 13/14 anni. Me ne innamorai, e lo lessi e rilessi un sacco di volte durante i miei primi 20 anni. Adesso è talmente sgualcito e muffoso che l'ho dovuto rilegare a mano e fargli una nuova copertina. Piasecki era un contrabbandiere polacco nei primi anni del '900, e scrisse questo romanzo/documentario in prigione, raccontando la sua vita avventurosa. Ecco, ora che l'ho ripreso in mano ho voglia di rileggerlo.

:)
seguirà:
i libri che sto leggendo
i libri che ho appena finito di leggere

per continuare con:
i fumetti che ho letto e riletto
i fumetti che devo ancora capire anche se li ho già letti (sezione: arghhhh o WTF?)

...
florealpolla: (cat- piedini)
Lo svantaggio di comprare i libri al chilo è che in mezzo al mucchio ogni tanto capita il libro sbagliato, quello no, quello che non riuscite a finir di leggere nemmeno se fate un voto alla Madonna.
Nella libreria ne ho un paio così. Anzi, più di un paio.

La grande fuga dell'Ottobre Rosso di Tom Clancy: 596 pagine (scritte in piccolo) su un sottomarino russo che scappa per rifugiarsi nel Maine (dove sta la Signora in Giallo, tra le altre cose. Io ci ripenserei, nb).
Ho adorato il film, in genere adoro tutti i film che parlano di sottomarini (forse questa passione è nata con Operazione Sottoveste, non so), ma leggere il libro... Non capisco cosa mi stronchi ogni volta, eppure non è noioso. L'ho ripreso in mano qualche mese fa, cercando di finirlo, ovviamente ricominciando da capo ogni volta. Stavolta sono a pagina 106, un vero traguardo. Dai che ce la faccio!

Arancia Meccanica di Anthony Burgess: esaltata dalla vista del film, decisi di comprare il libro. Pessima scelta.
Arrivata a pagina 37, sto ancora qui a chiedermi cosa ho letto.
Alex, il protagonista, narra in prima persona gli eventi mescolando il linguaggio comune con il gergo giovanile inventato dall'autore. A mia discolpa però devo sottolineare che ho cominciato a leggerlo a 20 anni, magari adesso, 20 anni dopo, non lo troverei più così ostico. Vi farò sapere.

Il Signore degli Anelli, di Tolkien: uno stramiliardo di pagine, un tomo che pesa più di me, un font piccolo ed illeggibile, un uomo prolisso, pagine e pagine e pagine e pagine di descrizioni. Ci ho provato svariate volte a leggerlo. Arrivo alla fine della festa di Bilbo (quindi direi.. le prime 300 pagine?) e poi invariabilmente mi arrendo.
Ci riproverò, ma sono alquanto scettica.
Però ho visto tutti e tre i film, chissà, magari ora ci riesco...

E l'Asina vide l'Angelo, di Nick Cave: ok, qui me la sono un po' andata a cercare, lo ammetto. Comprare un libro scritto da Nick Cave vuol dire andare in cerca di guai e di seghe mentali. Il protagonista è: muto, ritardato, epilettico ed emarginato dalla sua comunità. Cito testualmente.
Un giorno o l'altro lo riprendo in mano, giuro. Magari quando sono sull'orlo del suicidio.
Potrebbe darmi una bella spinta emotiva.

Angeli e Demoni, di Dan Brown: non cercherò scuse. E' una cagata pazzesca e non ho nessuna intenzione di sprecare il mio tempo a leggere roba simile. ^^;

Seguirà nei prossimi giorni:
- I libri che ho appena finito di leggere
- I libri che ho riletto più di una volta (e che continuo a leggere)
:)
florealpolla: (cat- piedini)
Lo svantaggio di comprare i libri al chilo è che in mezzo al mucchio ogni tanto capita il libro sbagliato, quello no, quello che non riuscite a finir di leggere nemmeno se fate un voto alla Madonna.
Nella libreria ne ho un paio così. Anzi, più di un paio.

La grande fuga dell'Ottobre Rosso di Tom Clancy: 596 pagine (scritte in piccolo) su un sottomarino russo che scappa per rifugiarsi nel Maine (dove sta la Signora in Giallo, tra le altre cose. Io ci ripenserei, nb).
Ho adorato il film, in genere adoro tutti i film che parlano di sottomarini (forse questa passione è nata con Operazione Sottoveste, non so), ma leggere il libro... Non capisco cosa mi stronchi ogni volta, eppure non è noioso. L'ho ripreso in mano qualche mese fa, cercando di finirlo, ovviamente ricominciando da capo ogni volta. Stavolta sono a pagina 106, un vero traguardo. Dai che ce la faccio!

Arancia Meccanica di Anthony Burgess: esaltata dalla vista del film, decisi di comprare il libro. Pessima scelta.
Arrivata a pagina 37, sto ancora qui a chiedermi cosa ho letto.
Alex, il protagonista, narra in prima persona gli eventi mescolando il linguaggio comune con il gergo giovanile inventato dall'autore. A mia discolpa però devo sottolineare che ho cominciato a leggerlo a 20 anni, magari adesso, 20 anni dopo, non lo troverei più così ostico. Vi farò sapere.

Il Signore degli Anelli, di Tolkien: uno stramiliardo di pagine, un tomo che pesa più di me, un font piccolo ed illeggibile, un uomo prolisso, pagine e pagine e pagine e pagine di descrizioni. Ci ho provato svariate volte a leggerlo. Arrivo alla fine della festa di Bilbo (quindi direi.. le prime 300 pagine?) e poi invariabilmente mi arrendo.
Ci riproverò, ma sono alquanto scettica.
Però ho visto tutti e tre i film, chissà, magari ora ci riesco...

E l'Asina vide l'Angelo, di Nick Cave: ok, qui me la sono un po' andata a cercare, lo ammetto. Comprare un libro scritto da Nick Cave vuol dire andare in cerca di guai e di seghe mentali. Il protagonista è: muto, ritardato, epilettico ed emarginato dalla sua comunità. Cito testualmente.
Un giorno o l'altro lo riprendo in mano, giuro. Magari quando sono sull'orlo del suicidio.
Potrebbe darmi una bella spinta emotiva.

Angeli e Demoni, di Dan Brown: non cercherò scuse. E' una cagata pazzesca e non ho nessuna intenzione di sprecare il mio tempo a leggere roba simile. ^^;

Seguirà nei prossimi giorni:
- I libri che ho appena finito di leggere
- I libri che ho riletto più di una volta (e che continuo a leggere)
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